Dal 9 al 12 ottobre 2025 a Cuneo si è svolta la settima edizione del Festival dei Luoghi Comuni “Narrazioni collettive tra complessità e convenienza”, invitando relatori e spettatori a riflettere su come le storie condivise influenzino la percezione del mondo e di se stessi.
Le attività per le scuole: tra fumetto e geopolitica
Come da tradizione, il Festival ha dedicato ampio spazio al mondo della scuola, registrando il tutto esaurito in tutti i laboratori. Gli studenti delle primarie e secondarie hanno partecipato ai laboratori di scrittura e disegno condotti da Alessandro Sisti, storico sceneggiatore di Topolino, e dai disegnatori Simona Capovilla e Blasco Pisapia, che hanno guidato i più piccoli in un’esperienza creativa “a più mani”.
Gli studenti delle superiori, invece, hanno affollato il cinema teatro Monviso per l’incontro con gli analisti di Limes, Fabrizio Maronta e Giacomo Mariotto, che hanno proposto una lezione di geopolitica dal vivo affrontando i temi del disordine mondiale contemporaneo: dal conflitto in Ucraina al Medio Oriente, fino alle tensioni nei Balcani e alla crisi americana.
Bufale, miti e verità: gli incontri aperti al pubblico
Il programma per il grande pubblico si è aperto il giovedì pomeriggio con un incontro dedicato al disvelamento delle bufale. L’egittologa Divina Centore, del Museo Egizio di Torino, ha condotto il pubblico in un viaggio tra verità dimenticate e falsi miti dell’Antico Egitto.
A seguire l’incontro con il divulgatore scientifico Massimo Polidoro, che ha raccontato la sua amicizia con Piero Angela e la genesi del loro libro postumo La meraviglia del tutto, riflettendo su curiosità, metodo scientifico e ricerca del senso nella complessità del reale.
Un dialogo tra città e linguaggi
Venerdì pomeriggio il ritorno della collaborazione con “Pour Parler”, il Festival dei Luoghi Comuni di Rovato (BS). L’appuntamento ha visto protagonisti Riccardo Poli e Beppe Salmetti, voci di Radio 24 e conduttori del programma “Off Topic – Fuori dai luoghi comuni”, accompagnati dalla scrittrice Marina Pierri.
Grande coinvolgimento anche per l’appuntamento serale con i giornalisti Rai Marina Lalovic e Giammarco Sicuro, che hanno condiviso esperienze e riflessioni sul raccontare la guerra nell’era dell’istantaneità, senza rinunciare alla complessità dei contesti e all’etica del racconto.
Novità di quest’anno, il format “A proposito di Piacenza”, che, nella giornata di sabato, ha visto a Cuneo l’amministrazione e alcuni protagonisti culturali della città emiliana per un dialogo con realtà locali. Un confronto interessante che ha evidenziato somiglianze e differenze tra i due territori e il modo in cui ciascuno racconta se stesso.
Tra letteratura, linguistica e attualità
Sempre sabato l’incontro con Giovanna Frosini, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e accademica della Crusca, che con il supporto degli attori dell’Oranona Teatro ha condotto il pubblico in un percorso tra lingua, donne e amore, arricchito da letture dal Decameron in lingua originale e accompagnamento musicale dal vivo.
Sabato sera gli analisti Federico Petroni e Alessandro Aresu di Limes hanno guidato un pubblico attento in una riflessione sulle nuove faglie geopolitiche mondiali, analizzando la transizione dell’ordine globale e le conseguenze per l’Europa e l’Italia.
Una chiusura carica di significato
Domenica, a concludere il Festival, un incontro dal forte impatto emotivo in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, dedicato al ruolo della narrazione come forma di dignità e resistenza. Le testimonianze delle voci più fragili, in particolare dei bambini vittime delle guerre, hanno offerto uno spunto profondo per riflettere sulla responsabilità collettiva dell’ascolto e sulla potenza delle storie come atto di umanità.





























































































